Nel pomeriggio di domenica 23 marzo 2025, il Salone delle Feste della biblioteca universitaria di Genova, ha ospitato uno speciale concerto nel centenario della nascita del compositore italiano Luciano Berio e nell’ottantesimo anno dalla morte di Béla Bartók, pianista ungherese. A intrattenere il pubblico una coppia di musicisti: al violino l’alumnus di Delle Peschiere Simone Schermi, al pianoforte Filip Michalak. Il programma ha previsto, oltre ad alcuni brani di Berio e Bartok, anche componimenti di Niccolò Paganini, Wolfgnag Amadeus Mozart e Johannes Brahms
Per le residenti di Capodifaro, l’evento ha rappresentato il momento finale del corso JUMP sulla comunicazione efficace, dal titolo “Comunicazione e Ascolto: la musica come linguaggio”. Un percorso di una settimana in cui lo stesso Schermi ha accompagnato le studenti della residenza genovese in un viaggio alla scoperta della musica come modalità per comunicare, ascoltare e riscoprire dei valori culturali.
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Una bellissima iniziativa, portata avanti da un alumnus: prova del fatto di quanto restituire la formazione ricevuta in Residenza sia un aspetto centrale nel percorso degli ex residenti dei Collegi di Fondazione Rui. Simone Schermi ha voluto raccontare così la sua esperienza: “Il concerto finale del modulo musicale Jump, tenutosi presso la Biblioteca Universitaria di Genova, è stato un evento straordinario, che credo abbia lasciato un segno. In questo modo, infatti, la Residenza Capodifaro si è aperta alla città, che ha risposto con entusiasmo e partecipazione.
Alla base di tutto, c’è l’ideazione del modulo Jump sulla musica: un progetto che ha saputo integrare l’arte in un contesto formativo sempre più orientato al sapere tecnico e scientifico. Grazie anche alla collaborazione con la Direzione, sono riuscito a dare alla musica uno spazio strutturato, trasformandola in una importante esperienza formativa. Un’orchestra rappresenta forse al meglio una comunità che vive, ascolta, si adatta e cresce insieme: ogni voce è diversa, ma solo con l’armonia si arriva al risultato, come in una residenza.
Ho vissuto nella Residenza delle Peschiere di Genova per oltre quattro anni, un tempo che ha segnato profondamente la mia vita. In quegli anni ho trovato il coraggio di abbandonare il mio percorso in giurisprudenza per inseguire la mia vera vocazione. Sarò sempre grato alla direzione della Residenza, per aver creduto in me e sostenuto il mio percorso.
Durante la mia permanenza, ho cercato di portare la musica nella quotidianità della vita di Residenza, organizzando concerti ed incontri a tema. Ho pensato da subito che la musica debba far parte delle competenze trasversali offerte: è linguaggio, memoria, emozione, un riflesso di noi stessi“.

Redazione
Il Team comunicazione di Fondazione Rui, in stretta collaborazione con Residenti e Alumni da tutti i Collegi, vi aggiorna periodicamente sulle principali novità