Quando Antonia Salzano, la mamma di Carlo Acutis, è arrivata a MilanoAccademia per raccontare la storia di un figlio speciale, chi non conosceva ancora nel dettaglio il suo percorso non si aspettava di certo di trovarsi così concettualmente vicino ad un santo! Carlo Acutis viveva una vita molto simile a quella che vivono i ragazzi di oggi: aveva la scuola, aveva gli amici, aveva la parrocchia, viveva a Milano, viaggiava in macchina, in autostrada, studiava con il pc… un santo in mezzo al mondo, che ha saputo vivere pienamente un tempo come il nostro, traendone il meglio.
Carlo si prendeva cura dei senzatetto di Milano, studiava e passava il tempo con gli amici e aveva capito che, oltre all’impegno cittadino e ai suoi contesti di vita, era internet un altro degli ambiti del reale in cui il suo slancio apostolico poteva dare frutti. Un santo su internet! Ed è stato proprio su internet che ha creato una mostra virtuale sui miracoli eucaristici, condividendo con il mondo intero il suo sconfinato amore per l’Eucaristia, che chiamava con affetto e con un’immagine particolarmente efficace “la mia autostrada verso il cielo” e che amava a tal punto sin da piccolo, da ottenere il permesso di fare la prima comunione a soli sette anni.
La vita del Beato Carlo Acutis ci insegna che la santità è una faccenda molto umana. Lo ha sottolineato la mamma-agiografa Antonia, ricordando che il campo di gioco è quello delle virtù e tra queste, ascoltando i racconti sull’infanzia e sull’adolescenza di Carlo, spicca quella della concretezza. Concretezza che ha illuminato il suo apostolato, raggiungendo con la stessa premura e lo stesso affetto i più prossimi come i più lontani: il suo utilizzo di internet ha infatti annullato ogni distanza, lasciando una traccia duratura e feconda.
Concretezza anche nel vivere il presente di fronte all’innata consapevolezza che la sua vita terrena non sarebbe durata a lungo: colpito a 15 anni da una leucemia fulminante, offrì i suoi dolori per la Chiesa e per il papa e si spense Il 12 ottobre 2006 promettendo alla madre segni della sua presenza che, racconta lei sorridendo, non sono tardati ad arrivare, anche nella misura di miracoli che ne hanno testimoniato la beatitudine.
Redazione
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