Il modulo del percorso JUMP dedicato al Global Mindset per il collegio Porta Nevia, nell’a.a. 2020-2021, è stato caratterizzato da una forte attenzione al contesto internazionale, non solo dal punto di vista politico-economico, ma anche da quello tecnologico e sanitario. Come messo sempre più in evidenza dalle grandi istituzioni mondiali (pensiamo, per esempio, all’Onu che ha formulato degli obiettivi di sviluppo sostenibile per il 2030, molto articolati e interconnessi) i diversi aspetti della vita delle società e dei popoli sono profondamenti legati tra loro.
Oltre a un percorso specifico sugli SDGs (Sustainable Development Goals) realizzato grazie alla collaborazione con Alessandro Panerai e il team di Improve, le studentesse hanno potuto approfondire interessanti ambiti di innovazione tecnologica grazie a collegamenti con esperti delle agenzie spaziali europea e statunitense (tra cui Claudio Sollazzo, che è stato Mission Operations Manager della missione Cassini-Huygens per l’esplorazione di Titano), rilevandone le importanti applicazioni in contesti terrestri: per esempio, previsioni sul clima per orientare le coltivazioni in Paesi a rischio di siccità o alluvioni, studio in orbita – quindi in assenza di gravità – di materiali alternativi per protesi umane, sanificazione di ambulanze per il trasporto di malati infettivi tramite applicazione di tecnologie utilizzate per le navicelle spaziali…
Anche il Covid è stato tema di dibattito, nelle sue conseguenze mondiali: da una parte, nei suoi risvolti economici, con un approfondimento sul Recovery Plan di Francesca Romagnoli, della Ragioneria Generale dello Stato; dall’altra nei suoi aspetti medico-internazionali, grazie all’intervento di Sara Galluzzo, che lavora a livello internazionale proprio per la valutazione dei vaccini Covid-19; infine, nelle sue conseguenze politiche globali, con l’analisi di Nona Mikhelidze sull’impatto diplomatico della posizione del Cremlino sul vaccino russo.
Di altissimo livello, come comprensibile anche solo dai nomi citati, le collaborazioni con organismi e istituzioni italiane e internazionali. Oltre alle già citate Nasa e Esa in ambito tecnologico, dal punto di vista sanitario, l’Agenzia Italiana del Farmaco e la European Medicines Agency; per la politica estera, l’Istituto Affari Internazionali e il Ministero degli Affari Europei; per gli aspetti economico-istituzionali, il Ministero dello Sviluppo Economico.
Abbiamo chiesto a Ester Cinquanta, residente e studentessa al primo anno di Medicina al Campus Bio-Medico di Roma, come è stato frequentare questo corso in residenza.
Studi medicina ma ti interessi di politica. Vuoi raccontarci la tua passione e quanto l’esperienza di JUMP Global Mindset di quest’anno ti è servita per coltivarla?
Ho avuto la fortuna di crescere con persone che mi hanno fatto capire l’importanza di avere uno sguardo più aperto possibile sul mondo che andasse oltre le vicende che succedevano unicamente intorno a me. Ho mantenuto la curiosità unita molto spesso a preoccupazione di informarmi sugli avvenimenti principali nel panorama internazionale, anche se non abbastanza per quanto vorrei. Il JUMP di quest’anno è stato, quindi, personalmente molto interessante, facendomi avvicinare anche a temi che magari per vari motivi inizialmente trascuravo.
L’esperienza fatta nel modulo JUMP Global Mindset come ti ha interpellata personalmente?
Attraverso questo modulo sono state trattate alcune tematiche fondamentali da conoscere al di là della facoltà che si frequenta. In particolare ho apprezzato moltissimo gli incontri tenuti da Riccardo Alcaro sulle elezioni americane e sulla situazione mediorientale; il primo si è svolto a ridosso delle elezioni appunto ed è stato fondamentale nel fornire a tutte un quadro generale accurato sui ciò che stava accadendo, il secondo ha fornito un approccio leggero ad un argomento naturalmente molto complesso ed è stata la spinta necessaria ad informarmi ulteriormente!
“L’Agenda 2030 e i Sustainable Development Goals (SDG)” ti è servita per accrescere le tue competenze e approfondire le tue conoscenze?
Assolutamente. L’incontro con Alessandro Panerai e Costanza Gallo è stato uno dei più interessanti. Il tema del cambiamento climatico è una priorità assoluta della nostra generazione e rimarcare la sua importanza e apprendere cosa possiamo fare nel nostro piccolo e non solo per contribuire a limitarlo è fondamentale. Ho apprezzato molto come è stato trattato, mostrando e commentando progetti proposti come possibili alternative ad alcune cose che consideriamo necessarie e che invece non per forza lo sono. Molto interattivo, hanno trasmesso l’entusiasmo e la positività nel pensare che è possibile e che spetta a noi trovare soluzioni differenti.
Che obiettivi dell’Agenda 2030 ti possono maggiormente ispirare nella tua vita quotidiana?
L’incontro mi ha reso più consapevole in generale sul modo in cui alcune aziende, come Apple e tante altre, conducono le loro politiche aziendali: la superficialità che adottano verso il tema del cambiamento climatico o lo sfruttamento della manodopera, anche minorile, in paesi del terzo mondo. Questo dà la possibilità di compiere scelte più ragionate nello scegliere un determinato prodotto piuttosto che un altro. Inoltre progetti che promuovono produzione di carne sintetica, per evitare tra le altre cose il grave problema degli allevamenti intensivi, o piattaforme come Proximie, che consentono di mettere a disposizione le proprie competenze in ambito medico in posti dove non è così facile che siano presenti, vorrei che fossero di ispirazione per il mio futuro.
Com’è stato lavorare in gruppo e confrontarti con le altre residenti?
È sempre molto stimolante potersi confrontare con le altre ragazze. La residenza mi ha permesso di venire a contatto e di vivere con persone che appartengono ai contesti sociali e culturali più variegati, con obiettivi, sogni ed esperienze diverse dalle mie. E non c’è modo migliore di questo per poter crescere e coltivare la propria visione del mondo, evitando che essa rimanga ferma unicamente alla realtà in cui siamo cresciute. Lavorare in gruppo in JUMP come questi offre quindi l’occasione di affrontare temi più complessi che non sono sempre facilmente trattabili nelle occasioni comuni.
Redazione
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