La professionalità e la cura che si mettono nella preparazione dei pasti, nella pulizia degli ambienti e in tutti gli altri servizi abitativi della residenza, sono garantiti dal lavoro attento di un team specializzato. A loro si rivolge un progetto di formazione pensato dalla Fondazione Rui. Ce lo raccontano Sara Lorusso e Caroline Boggian dell’area risorse umane.
“La cura della casa e degli ambienti è molto importante in una residenza – sottolinea Sara – vogliamo che gli studenti, entrando in collegio si sentano a casa. Il nostro desiderio è che percepiscano, dagli ambienti, da come sono puliti ed ordinati, dalla cura di alcuni dettagli che quegli spazi li accolgono con una serenità familiare e li aiutano a crescere in uno spazio di vita condivisa. La vita di residenza è anche questo, imparare a rispettare gli altri e il luogo in cui si vive assieme, con gentilezza e cura”.
Partendo da questo presupposto, il progetto formativo mette al centro le persone: “Nasce -prosegue Caroline- come impegno a lavorare sulla relazione fra responsabile, collaboratori e colleghi; un percorso che punta alla centralità del dipendente promuovendone le potenzialità per calibrare su ciascuno il piano formativo, fra saper fare e saper essere”.
“Si tratta di investire sulla formazione professionale e sulle soft skills, per iniziare un cammino di formazione per le persone che hanno un ruolo importante nel far essere le residenze quello che sono – racconta Sara – Le persone che lavorano nei servizi, che noi chiamiamo ‘amministrazioni’ rendono concreta nella loro attività quotidiana l’ispirazione di san Josemaría: dare dignità a ogni lavoro, che è vissuto come servizio. Attraverso questo percorso vogliamo costruire luoghi di lavoro fondati su una sorta di ‘benessere organizzativo’ che fa stare bene chi lavora e che quindi può, proprio perché la sua opera si svolge in un ambiente sereno, trasmettere a sua volta questo clima familiare di armonia”.
Nelle amministrazioni lavorano professionalità specifiche e molto diverse, ma questo percorso formativo parte dalle competenze trasversali: si lavorerà sulla mission, sulla capacità di ascolto, su proattività, capacità di lavorare in squadra e di comunicare.
“Il progetto è in fase di start up – prosegue Caroline- e scegliere di iniziare dalle soft skills e quindi dalle competenze relazionali, non è casuale. Le soft skills sono anche al centro del progetto formativo dei residenti, c’è su questo un grande know how in Fondazione Rui con il quale abbiamo costruito delle attività modulari, per ora rivolte alle responsabili di sede e che poi saranno estese a tutti i dipendenti. Si è partiti da una riflessione sul ruolo e sulle competenze di gestione organizzativa e di gestione della risorse umana: al centro del lavoro della responsabile c’è la gestione delle risorse umane. A questi moduli su ascolto, assertività, gestione conflitto e feedback seguiranno momenti di coaching”.
Il progetto continuerà nei prossimi mesi, ma già si stanno avendo i primi feedback positivi e soprattutto si sta iniziando a creare una rete fra le amministrazioni per lo scambio di best practices. “Questo progetto – conclude Sara – nasce anche dalla gratitudine: nei mesi difficili della pandemia abbiamo visto che per le persone impegnate nei servizi hanno continuato a lavorare con protocolli di sicurezza complessi non facendo venire mai meno la dedizione e la qualità. Questo ha fatto sì che le residenze non si siano mai fermate. La motivazione è dunque molto forte e proprio su quella abbiamo voluto investire per dare a tutte un’opportunità di crescita e di miglioramento”.
Redazione
Il Team comunicazione di Fondazione Rui, in stretta collaborazione con Residenti e Alumni da tutti i Collegi, vi aggiorna periodicamente sulle principali novità